Due giorni fa è venuto a trovarmi al Festival del film di Locarno il mio amico Flöz. Era spuntato il sole dopo due giorni di pioggia e come tutti siamo finiti a parlare di meteorologia e affini. Finché ci siam trovati a litigare – amichevolmente – su di un punto.
Flöz sosteneva che se un temporale ti coglie impreparato non è giocare pulito rubare il primo ombrello che si trova all’entrata di un qualsiasi ristorante o bar. È meglio bagnarsi in onore del fair play. Poveraccio il tipo che ha lasciato l’ombrello all’entrata e che non lo ritroverà. Io, per fare l’avvocato del diavolo, ho osato affermare che non è poi così grave, che se qualcuno può trarre beneficio dal mio ombrello tanto meglio, io prenderò quello di qualcun’altro… e forse ora che l’ultimo avventore del bar sarà uscito dal locale il temporale avrà cessato di sfogare la sua ira ed egli non avrà più bisogno dell’ombrello!
Flöz – credo giustamente (lui è uno bravo!) – non era d’accordo. E la discussione è finita lì con lui che mi osservava forse un po’ deluso dalla mia uscita. Poi, ieri, mi son ritrovato a pensare a quanto discusso e mi son chiesto: fair play non potrebbe essere anche lasciare il proprio ombrello a disposizione di altri all’entrata del ristorante?
Com’è difficile essere dei bravi ragazzi… 😉
Piazza Grande sotto al temporale, di Massimo Pedrazzini / Fotofestival Locarno 2007 (clicca per ingrandire)
Ciao carissimo Nicc, sono mesi che avevo voglia di scriverti ma ho perso il tuo indirizzo mail con il “crash down” del mio computer. Per fortuna, ho ricevuto la newsletter di paranoiko !
Carina la riflessione sugli ombrelli nei ristoranti ;)…Spero a presto.
Un abbraccio grande! Plein de bisous, Olive