Che dite, non si potrebbe fare una bella multazza o che ne so una gogna allegra per tutti coloro che attraverso organi di “stampa”, tribune politiche e relativi profili social, fomentano la cattiveria, il razzismo e la xenofobia? Dico, uno dei compiti della politica dovrebbe essere lavorare per la qualità di vita dei suoi cittadini, per la loro sicurezza e formazione o mi sbaglio? La paura, la zizzania, fomentare rivalità fra etnie e gruppi sociali, aizzare i vicini di casa contro di noi e noi contro di loro, accanirsi su indifesi e proporre lapidazioni mediatiche e mobbing “legalizzato” contro di esse, rendere le giornate dei cittadini più cariche di odio e povere di solidarietà non credo che sia ciò che chiediamo alla politica. È ciò che alcuni onorevoli (che dovrebbe significare “degno d’onore”…) ci propongono giornalmente, finché diviene il pane quotidiano, l’humus con cui ci si ciba a colazione, pranzo e cena finché si ascolta chi urla più forte. E si giustifica ciò che è stato indotto senza che nessuno ne sentisse il bisogno, qualcosa che in principio non era proprio richiesto. Dovremmo tutti sorridere a questa gente, e chiedergli in modo molto pacato “perché sbraiti?”.

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Nota: questo testo spontaneo l’ho postato sul mio profilo Facebook una mattina di maggio. Ho commesso l’errore di leggere e attraversare vari profili social “politici” appena sveglio e questo è il frutto istintivo della colazione che ne è seguita. Non rimaneggio il testo, lo lascio così come il momento me l’ha fatto scrivere…

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