15.10.2019, news delle 12.30. Esseri umani fuggono da guerra e povertà. Massacri per proteggere la propria apparente ricchezza o garantirsi l’accesso a oro nero, materie prime e vie del commercio. Cime che crollano, ghiacciai che perdono 2 cm su 100 in una sola estate, funivie ferme, strade chiuse per frane ad ottobre e trekking “estivi” a capodanno. Traffico insostenibile generato da chi è costretto suo malgrado a un viaggio perenne per una paga più o meno dignitosa e da chi muove senza senso merce su camion semivuoti per poter abbellire l’utile.
Alternative ce ne sono, alcune le stiamo già portando avanti e ci rendono persone più civili e libere. Lo scopro ogni volta che vedo bici elettriche sorpassare le colonne di auto, negli scantinati delle case che contenevano i vecchi tank del gasolio divenuti spazi di gioco. Ogni volta che conosco qualcuno proveniente da un luogo lontano seduto di fronte a me in treno e possiamo dedicarci del tempo perché non dobbiamo avere gli occhi sulla strada.

Ciò che a prima vista pare come un rinuncia si rivela essere una ricchezza. Vorrei non fosse un privilegio per pochi ma una base per tutti. Credo che la nostra libertà sarà garantita solo se ci occuperemo del nostro pianeta e del prossimo, vicino o lontano esso sia. Senza false paure. È l’unica via. E oggi, a pochi giorni dalle elezioni federali, credo si possa contribuire a tutto ciò andando a votare. Si possono votare più giovani, più donne, più pensieri nuovi. Per non vivere in un passato già estinto ma guardare a un progresso sostenibile.