Mi hanno fregato, non sono state 5 settimane di riprese. Erano 5 giorni, o così mi son apparse. Il tempo è volato. E l’ultimo ciak è stato battuto. Non so ancora elaborare ciò che ho vissuto. Intenso, provante, divertente… quante parole. Se le metti tutte una vicina all’altra appari subito kitsch e retorico. Allora per una volta lascio la penna al buon Ale, che in questa avventura mi accompagna da lungo tempo e ora scrive da dietro le quinte, per noi, per la stampa, per chi vuol leggere nero su bianco l’esperienza cinematografica… Mi riprometto di scrivere i miei pensieri presto, ora mi rigiro nel letto, ripenso alla splendida crew e torno alla – bella – malinconia. Mi son svegliato questa mattina con la voglia di abbracciare tutti coloro che hanno lavorato sul set. Ma son già partiti. Una bella famiglia.
nicc
ah, dimenticavo, non è veramente l’ultimo ciak, fra poche settimane ci si sposta in montagna per ultimare le riprese!
Tutti a casa. O quasi. Per cinque settimane ha immortalato vie, palazzi, strade, impianti e paesaggi. Ha rubato istanti a Lugano per poi raccontarli, a suo modo, tra qualche mese. Le riprese di Tutti giù, opera prima del regista ticinese Niccolò Castelli, co-prodotto da Imagofilm e RSI, con il supporto dell Ufficio federale della cultura, il Fond production télévisuelle, il FilmPlus della Svizzera italiana, la george foundation e la Città di Lugano, sono finite. Lultimo ciak è stato battuto e dopo oltre 100 scene girate da una parte e dallaltra, con campi e controcampi, primi e primissimi piani, ora tutto passerà nelle mani del montatore per lassemblaggio finale.
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